Da piccoli, mio fratello e io desideravamo tantissimo un famoso robot che, grazie al suo radiocomando, potevi far muovere a tuo piacimento. Mi ricordo che a noi bambini sembrava qualcosa di eccezionale, un vero robot da film di fantascienza. Erano gli anni '90 e non ci immaginavamo i passi da gigante che avrebbe fatto la tecnologia dei giocattoli nel giro di qualche decennio. Mio fratello e io quel robot non lo abbiamo mai ricevuto in regalo (costava tantissimo e i miei genitori avevano stabilito che non lo meritassimo), ma oggi i miei figli possono divertirsi con dei piccoli robot mille volte più funzionali di quello. Robot che hanno tante funzioni e, quasi, una loro personalità. Pensiamo a Dodo e Luna, i robot delle emozioni, firmato Lisciani, e alla sua capacità di manifestare delle emozioni. Sì, proprio così, emozioni! Dodo e Luna sono due robottini che, nell'immaginario, arrivano dallo spazio. Sono piccoli tanto da stare sul palmo di una mano, teneri tanto da farti venir voglia di coccolarli e, in base a come ci prendiamo cura di loro, provano delle emozioni e le esprimono attraverso l'antenna luminosa che hanno sulla testa. Grazie alla presenza di diversi sensori, Dodo e Luna si accorgono del modo in cui giochiamo con loro, li accarezziamo e li accudiamo e manifestano lo stato d'animo attraverso diversi colori a cui sono associate le emozioni. GIALLO: felicità BLU: tristezza VERDE: disgusto ROSSO: rabbia VIOLA: paura Insomma, un po' come nel film d'animazione Inside Out: ricordate che ogni emozione era di un colore differente? In questo modo, i bambini si abituano a riconoscere e interpretare le emozioni e regoleranno le proprie azioni di conseguenza. Ed ecco che, anche per questo gioco, si rivela l'intento di gioco educativo tipico del brand. Il robottino delle emozioni Dodo, che è quello che ha scelto Bea per sé e per Tancredi, è blu e viola e con lui si può interagire in due maniere differenti: - interazione di tipo fisica: Dodo e Luna, grazie ai loro sensori, reagiscono ai suoni e ai movimenti delle mani. Muovendo le mani in maniera differente davanti ai loro occhi, essi eseguiranno certi movimenti. Se li si accarezza dietro la testa e li si nutre adeguatamente (la nutrizione si simula picchiettando dolcemente un dito sulla loro bocca) si sentiranno felici. Attenzione, però: se non si è gentili o li si fa cadere o li si scuote bruscamente, i robottini delle emozioni si arrabbiano e si spaventano e potrebbero non eseguire più le azioni che richiedi loro. - interazione con App: si chiama "Dodo e Luna" e si può scaricare gratuitamente dal Play Store e dall'App Store e, tramite essa, si possono controllare i parametri "vitali" del nostro robottino, nonché pilotarlo, mandarlo in giro per la stanza, farlo ballare a ritmo di musica e, addirittura, farlo interagire con un altro robottino simile. Dodo è simpaticissimo, sembra dotato di una sua personalità che lo rende speciale e unico. È felice quando giochiamo con lui, ma se ci dimentichiamo di lui si arrabbia e comincia a brontolare. In genere obbedisce ai comandi che gli diamo, ma quando è di cattivo umore si rifiuta e non dà retta finché non lo abbiamo coccolato abbastanza. Così piccino, poi, fa anche una certa tenerezza e, quando è spento, fa bella mostra di sé su una mensolina della cameretta, senza occupare troppo spazio. Le braccia, poi, sono modulari, così è possibile smontarle, accorciarle e allungarle a piacimento. Che cosa pensiamo di Dodo, il robot delle emozioni A noi Dodo è piaciuto moltissimo. È molto divertente vederlo piroettare per la stanza e ammetto che anche a me piace giocarci e pilotarlo. A volte Dodo si arrabbia e, cocciuto come un mulo, si rifiuta di obbedire, ma dopo qualche coccola torna a darci retta. Il suo linguaggio speciale fa ridere i miei bambini e l'app tiene impegnata per un po' la mia piccola Beatrice che, a sua volta, intrattiene così il piccolo Tancredi. Non sottovaluto la funzione educativa del robottino che è quella di portare i bambini a riflettere sulla natura delle diverse emozioni e sull'espressione di esse. A partire da un gioco si può affrontare un discorso più ampio e importante, per questo penso che questo robot delle emozioni potrebbe avere impieghi anche in ambienti di natura medica. Weiterlesen